Ho Fatto tutto per essere felice

Il nuovo libro su Enzo a cura di Marco Bardazzi

All’inizio, per la verità, gli dava persino un po’ fastidio. “Stavo corteggiando Letizia, che poi diventerà mia moglie. Lei frequentava l’università a Firenze e quando arrivava Enzo ogni altro impegno passava in secondo piano, anche quelli con me”. Ma poi la strada si è snodata in modo diverso; Marco Bardazzi oggi è l’autore di “Ho fatto tutto per essere felice. Enzo Piccinini, storia di un insolito chirurgo”, tra pochi giorni in libreria, edito da Rizzoli nella collana BUR.

“La Fondazione Piccinini ed il figlio di Enzo, Pietro – racconta Bardazzi –  mi hanno parlato di scrivere il libro per la prima volta a fine 2019. Ho accettato. Era prima della pandemia e adesso, nella situazione in cui ci troviamo, questo lavoro è ancora più urgente. Occorre più che mai lo sguardo di Enzo per stare di fronte al dolore, alla malattia, alla morte che ci circondano”.

Ricco di interviste a numerosi medici che di Enzo sono stati allievi o amici, la storia dell’insolito chirurgo colpisce per la sua attualità. “Enzo aveva un centro affettivo cui guardava sempre; uno stile di leadership che spingeva i giovani ad ‘andare fuori’, ad imparare; non lottava per tenerli stretti a sé, anzi! E dimostrava una rara capacità: farsi correggere. Piccinini sapeva – prosegue Bardazzi – che se gli altri che ti circondano crescono, fanno crescere anche te”.

Marco Bardazzi, toscano, giornalista famoso, scrittore, esperto di comunicazioni sociali e digitali, spiega che il “metodo Enzo”, così prezioso per il mondo sanitario, è un modo per stare di fronte alle scelte della vita; un approccio che ha indotto lui stesso a fare recenti scelte professionali che prima non avrebbe affrontato. “C’era una grande ‘operatività’ in Piccinini, che Letizia ed io abbiamo sperimentato quando gli raccontammo i problemi ad avere figli, dopo due gravidanze finite male. Ci ascoltò con intensità, si prese cura di noi, si diede subito da fare indirizzandoci dai migliori specialisti e pochi mesi dopo mia moglie rimase incinta delle gemelle”. Era gennaio 1994.

Il libro comincia raccontando come il movimento delle mani di Enzo accompagni le sue parole durante un convegno a Cesena. Finisce con Enzo che arrotola vivacemente le maniche di un maglione mentre, in un altro dei suoi numerosissimi incontri, a Catania, spiega cosa accomuna il cuore di tutti gli uomini: l’esigenza di vero, di bello, di giusto, di amare ed essere amati. Ogni pagina ne dà conferma.

Lisa Bellocchi per Fondazione Enzo Piccinini