Scienza e umanità insieme nelle cure palliative per neonati

La Fondazione Piccinini contribuisce con una borsa di studio per un perfezionamento alla Columbia University

“È una cosa tanto grande che non avevo mai neanche osato sognarla”. La dottoressa Francesca Catapano, che ha vinto un dottorato presso UNIBO in collaborazione con IRCCS Policlinico Sant’Orsola di Bologna, partirà a gennaio per alcuni mesi di perfezionamento presso la Columbia University di New York, universalmente riconosciuta come una delle migliori al mondo nel settore medico.

Il settore di specializzazione è quello delle cure palliative neonatali e perinatali (un ambito delicatissimo per molti motivi), che nell’equipe bolognese ha un punto di eccellenza da tutti riconosciuto, grazie al “Percorso Giacomo”, guidato dalla dottoressa Chiara Locatelli.

Le cure palliative, che ebbero nella britannica Cicely Saunders una fattiva pioniera, inizialmente erano dirette soprattutto ad accompagnare adulti ed anziani. Solo più recentemente le cure palliative si sono diffuse in ambito pediatrico e quindi nei confronti dei piccoli e piccolissimi, grazie anche ad episodi come quello che a Bologna ha dato vita al Percorso Giacomo.

L’argomento, ristretto dapprima alla classe medica e alle famiglie colpite dal problema, è recentemente salito agli onori delle cronache con la dolorosa vicenda della piccola Indi Gregory.

Con lungimiranza, la Fondazione Piccinini aveva deciso alcuni mesi fa di utilizzare una parte dei fondi raccolti con il “5 per mille” per sostenere con una Borsa di studio il lavoro di Francesca Catapano negli States, dove la giovane dottoranda potrà perfezionarsi al seguito di un gigante del settore: la professoressa Elvira Parravicini, fondatrice e direttrice del Centro neonatale di “comfort care” e docente di pediatria alla Columbia University. La Parravicini aveva ricevuto nel 2012 dalla Fondazione Enzo Piccinini il premio “Maestri del nostro tempo” nel campo della cura dell’assistenza e dell’educazione ed è tornata anche di recente a far parlare di sé perché verrà insignita della medaglia “Evangelium Vitae” dell’università Notre Dame di South Bend, nell’Indiana. “Il Neonatal Comfort Care Program da lei fondato – sostiene la Giuria – è un modello di accompagnamento compassionevole che può ispirare tutti coloro che testimoniano la speranza e la santità della vita umana”.

“Le cure palliative perinatali sono un percorso medico infermieristico personalizzato che richiede competenza e preparazione scientifica”, spiega Francesca Catapano, impegnata a dare visibilità al “Percorso Giacomo” e a contribuire a creare un’equipe scientifica adeguata a seguire percorsi delicatissimi di presa in carico di tutta la famiglia, sempre con l’obiettivo di creare percorsi assistenziali individualizzati per la cura di questi bambini e per ridurre la sofferenza. I professionisti che si dedicano a questa strada si occupano del bambino assieme ai genitori, accompagnandoli fin dall’epoca prenatale quando viene posta una diagnosi di patologia “life limiting”. “Queste mamme, questi papà io me li porto nel cuore. Si entra a far parte della loro famiglia: è un grande privilegio, ma anche una grande responsabilità”, continua Francesca. “Ogni bimbo – spiega – insegna qualcosa anche a me: a vedere la grandezza dell’amore anche quando la fatica è grandissima”.

Lisa Bellocchi