Quattro mesi tra Delft e Leiden

Mi chiamo Giacomo e sono al quinto anno di specializzazione in chirurgia generale presso l’Università La Sapienza di Roma. Durante la mia formazione, ho avuto l’opportunità di trascorrere un periodo presso il reparto di chirurgia generale dell’ospedale di Ravenna, diretto dal Prof. Ugolini. Questa esperienza ha rappresentato un momento fondamentale per la mia crescita professionale.

Osservare il lavoro del Prof. Ugolini, del Dr. Montroni, del Dr. Zattoni, del Dr. Ghignone, del Dr. Taffurelli e di tutti gli altri medici che ho incontrato a Ravenna ha rafforzato in me il desiderio di diventare un chirurgo come loro. Ho notato due caratteristiche comuni in tutti loro: la capacità di offrire cure basate sulle migliori evidenze scientifiche disponibili, accompagnata da un’attenzione premurosa verso ogni paziente, trattato come se fosse una persona cara.

Grazie ai rapporti professionali che il Prof. Ugolini ha instaurato e coltivato con il Prof. Tollenaar (direttore del Dutch Institute Cancer Audit e professore di Chirurgia presso l’Università di Leiden) e con il Dr. Dekker (direttore del Colorectal Cancer Audit), nonché al sostegno della Fondazione Enzo Piccinini, ho avuto l’opportunità di trascorrere quattro mesi in Olanda insieme a mia moglie Giulia e mia figlia Margherita.

Durante questo periodo, ho diviso il mio tempo tra il reparto di chirurgia generale dell’ospedale Reiner de Graaf di Delft e il Dutch Institute Cancer Audit (DICA) a Leiden. L’ospedale di Delft, il più antico dei Paesi Bassi, è rinomato per l’eccellenza delle cure fornite, mentre il DICA è un centro di ricerca all’avanguardia, in cui dottorandi provenienti da tutta l’Olanda analizzano quotidianamente milioni di dati tratti dai registri nazionali su diverse patologie.

A Delft ho avuto l’opportunità di seguire il Dr. Dekker, assistendo a numerosi interventi di chirurgia mini-invasiva, sia robotica che laparoscopica, su patologie colorettali ed esofagee, approfondendo al contempo la gestione pre e post-operatoria dei pazienti. Parallelamente, presso il DICA, ho lavorato a un progetto di ricerca basato sui dati del Dutch Colorectal Surgical Audit (DCRA), un programma nato nel 2009 e creato da un gruppo di chirurghi olandesi per valutare l’efficacia della chirurgia del colon-retto.

Grazie a questo sistema, tutti gli ospedali olandesi raccolgono sistematicamente dati relativi ai pazienti operati, su elementi quali le caratteristiche demografiche, la percentuale di interventi mini-invasivi, la durata del ricovero, il tasso di complicanze e mortalità. Le informazioni vengono inserite in un database centralizzato che permette un confronto anonimo tra ospedali, fornendo a ciascun centro un feedback (Benchmarking feedback) sui propri risultati rispetto a quelli degli altri ospedali. Questo approccio ha portato a un miglioramento significativo della qualità delle cure in Olanda, riducendo la mortalità, le complicanze post-operatorie e la variabilità degli esiti tra le diverse strutture.

Un momento particolarmente formativo della mia esperienza è stato la riunione settimanale del mercoledì con il Prof. Tollenaar e il Dr. Dekker. L’attenzione con cui analizzano ogni dettaglio mi ha fatto capire che ogni singolo elemento rappresenta una potenziale opportunità di miglioramento. I dati non vengono mai utilizzati per stilare classifiche tra gli ospedali, ma per identificare come migliorare ogni aspetto delle cure, con l’obiettivo di migliorare gli esiti per tutti i pazienti olandesi. Ho imparato l’importanza di non ignorare nulla, ma di interrogare ogni dato con uno scopo chiaro, poiché anche i risultati inattesi possono offrire occasioni di apprendimento.

Sono estremamente grato alla Fondazione Piccinini per aver reso possibile questa esperienza. In Olanda ho appreso moltissimo, sia dal punto di vista professionale che personale, e sento la responsabilità di continuare a impegnarmi con passione e dedizione per garantire le migliori cure ai pazienti di cui mi prenderò cura.

Giacomo Salina