Fabrizio Loschi si “dona” per la Fondazione Piccinini

Pregiate stampe omaggio a chi farà una donazione

“In poche parole sempre più povere: non ho ancora capito perché io, ma sono qui con tutto quello che ho”.

Lo ha scritto Fabrizio Loschi, mano d’artista, cuore di esploratore, anima stupita di fronte al Mistero, mettendo la ricchezza del suo patrimonio ideale al servizio di Enzo Piccinini e offrendo le proprie opere per accompagnare il libro “Il cuore in ogni cosa: Il suono oltre la vita di Enzo Piccinini”, che univa l’arte grafica a quella musicale del duo Maurizio CarugnoAlberto Viganò.

Loschi è un protagonista importante nel panorama artistico nazionale ed internazionale. Lunghissima la lista dei riconoscimenti e dei premi che lo hanno consacrato, così come vastissima è la serie delle sue sperimentazioni: dalla scultura al collage, dall’acrilico alla parola scritta o disegnata, o anche tutto insieme. Chi lo conosce lo definisce un creativo a 360 gradi, impegnato ma fuori dal coro, innovativo ma rigoroso. Ironicissimo (lo conferma l’autoritratto alla Magritte che campeggia sulla sua pagina Facebook) di se stesso Loschi scrive «La parola Artista è ormai stata sottratta alla sua natura, quindi definisco me stesso “Operatore Dell’Inutile”».

Dall’edizione del libro su Enzo è trascorso un anno, e lo slancio di Loschi per capire la Fede (e, soprattutto, cosa c’entri lui con la Fede) non si è arrestato. Ha continuato a camminare attraverso la rete di rapporti che la vita gli ha tessuto intorno. In questa rete di rapporti, la figura di Enzo Piccinini ha assunto un ruolo sempre più determinante. L’artista cercatore di bellezza ha riconosciuto la bellezza del gesto chirurgico di Enzo e soprattutto del suo intenso rapporto con l’umano. Perciò, di quell’incontro vuole rendere nuovamente generosa testimonianza. La disponibilità delle sue opere per corredare il libro dello scorso anno non resta un atto isolato: oggi Fabrizio Loschi mette nuovamente la sua arte a disposizione di Enzo e di quanto lo seguono, perpetuandone la memoria ed impegnandosi (con gli atti e con le preghiere) per la sua beatificazione.

Loschi ha fatto realizzare a proprie spese 95 set di stampe pregiate di quei disegni e li mette a disposizione della Fondazione Piccinini, che ha deciso di offrirli a coloro che vorranno effettuare una significativa donazione, necessaria per le iniziative del XXV Anniversario del Dies Natalis di Enzo. Gli appuntamenti principali sono domenica 26 maggio a Bologna e il prossimo 2 giugno a Modena. In entrambe le circostanze Loschi sarà presente per autografare (e perciò impreziosire ulteriormente) le proprie opere. Vale la pena di ricordare che tutte le donazioni alla Fondazione Piccinini (ETS, ente del terzo settore) sono fiscalmente detraibili.

Lisa Bellocchi

Fondazione Enzo Piccinini