A proposito di scritti del Servo di Dio Enzo Piccinini

Nella mia qualità di postulatrice sento il dovere di fare alcune ferme precisazioni riguardo alla diffusione di suoi scritti o filmati con sue dichiarazioni o interventi, sia a mezzo stampa sia sui “social”.

Con l’avvio della Causa di beatificazione siamo entrati in una fase in cui si esige la massima riservatezza. Ogni Servo di Dio – e dunque anche Enzo – è “sotto esame” da parte dell’Autorità ecclesiastica, la quale ha il dovere di esaminare la sua vita e i suoi scritti – noti o non noti – per valutare le sue virtù e la sua ortodossia di cristiano cattolico.

Nel rispetto di questa fase e per contribuire fattivamente alla buona riuscita della Causa in corso, tutti coloro che possiedano suoi scritti – lettere, articoli, appunti, note, comunicazioni, conferenze, interventi ecc. – come pure registrazioni o filmati, hanno il dovere di farne avere copia all’Autorità ecclesiastica che pubblicherà un editto con esplicito invito in tal senso. Per facilitare tale consegna, è bene che sia la Fondazione a ricevere e raccogliere tali documenti in modo da rendere più facile e tempestiva la loro consegna, tempo debito, all’Autorità competente.

Se gli scritti – o altro materiale come sopra indicato – sono già noti e pubblicati, la loro diffusione non è vietata ed è anzi raccomandabile, purché non sia accompagnata da giudizi o interpretazioni soggettive, in modo da lasciare ai teologi incaricati dell’esame la più ampia libertà di giudizio e i commenti non suonino come anticipazioni del libero e autorevole giudizio della Chiesa.

Se si tratta di scritti – filmati, dialoghi, registrazioni ecc. – non noti e comunque inediti, anche a carattere personale o privato, è bene che chi li possiede si astenga dal pubblicarli o comunque divulgarli e ne consegni copia alla Fondazione. Anche agli scritti di carattere strettamente privato sarà garantita la massima riservatezza e il loro eventuale utilizzo nelle pratiche legate alla Causa sarà strettamente circoscritto e in forma anonima riguardo al destinatario. Di tale materiale è vietata la pubblicazione e la diffusione e quando venisse il tempo di renderli accessibili ciò sarà fatto nel rispetto delle norme che tutelano la privacy delle persone coinvolte e con il loro esplicito consenso.

Invito tutti ad attenersi a queste raccomandazioni. Nel sito della Fondazione verranno pubblicati avvisi e notifiche riguardanti il prosieguo della Causa ed eventuali richieste dell’Autorità ecclesiastica.

Con il mio più cordiale saluto

Francesca A. Consolini, postulatrice