Ti ho preso come mio

La mostra promossa dal Comitato per le celebrazioni del 25°anniversario della salita al cielo del Servo di Dio Enzo Piccinini e dalla Fondazione Enzo Piccinini sarà allestita nel padiglione A5 della Fiera di Rimini nell’ambito della 45° edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli, in programma dal 20 al 25 agosto.

Chi era Enzo Piccinini? A guardarlo da fuori un “fenomeno della natura” un uomo che dormiva poco, che viaggiava molto, che lavorava sodo, che aveva forti passioni, che entrava dentro la vita degli altri, un uomo coraggioso e provocatorio… Eppure, dietro a tutto questo, per chi aveva l’occasione di sbirciare dentro al fenomeno, emergeva un uomo totalmente entusiasta perché radicalmente abbracciato e, per questo, infinitamente generoso. La tempra e il carattere indomito, mossi dall’“unica cosa che conta”, «l’inquietudine divina delle anime inappagate», avevano trovato il loro ambiente più congeniale nell’incontro con un’esperienza cristiana integralmente umana, “carnale”: da qui, una miscela esplosiva che progressivamente toglieva campo agli aspetti “spettacolari” per lasciar sempre maggior spazio a ciò che lo entusiasmava, l’abbraccio di Cristo, arrivato prepotentemente nella sua vita attraverso l’amicizia unica con don Luigi Giussani: un incontro «che gli aveva cambiato fattura perfino di certi tratti del temperamento, altri esaltandone».

La mostra vuole offrire un affondo su alcuni aspetti centrali che hanno caratterizzato la vita di Enzo:

  1. Il cuore come ricerca del destino di ogni cosa e fattore di unità della vita
  2. L’ “avvenimento dell’amicizia” come scoperta continua di Qualcuno che ti stima come sei
  3. L’esito dirompente di una vita senza misura perché seminata dal vero
  4. La scoperta che il cuore della vita è l’offerta di sé.

Fondazione Enzo Piccinini