Enzo è un padre
Per me Enzo è un padre. Strano eh, visto che non l’ho mai conosciuto!
Quando facevo la seconda superiore, ed ero abbastanza perso, mi capitò in mano il libro su Enzo, che per primo mi mise un tarlo, un fascino e un desiderio che la vita potesse essere grande. Da lì tutto si mise in discussione e incontrai davvero il Movimento, che non ho più mollato butttandomici a capofitto.
In questi anni poi la figura di Enzo per me è sempre tornata costantemente ad affascinarmi come forse nessun’altra. Prima di tutto continuando a incontrare e cercare i suoi amici e chi l’ha conosciuto (partendo dai miei genitori) e poi attraverso i suoi scritti e video.
Ci sono ultimamente due fatti a me cari.
Una sera, un po’ di mesi fa, ho letto una sua testimonianza e mi ricordo che non sono riuscito ad addormentarmi. Ero troppo triste, perché io non ero come Enzo: non perché non avevo il suo temperamento, ma perché non amavo abbastanza quello che lui amava, e questo non mi faceva dormire.
L’altro fatto è successo alla Messa del suo Anniversario. Quando hanno detto che sarebbe iniziato l’iter di canonizzazione mi sono commosso, perché mi sono reso conto d’improvviso di come attraverso Enzo io sia stato preferito. Se quell’uomo, quel santo, non avesse conosciuto e investito la vita dei miei genitori io probabilmente non ci sarei e non avrei incontrato il Movimento.
Per tutte queste cose l’avviso della raccolta fondi per pagare le spese della causa di beatificazione mi è rimasto in mente e abbiamo deciso con Elisabetta (mia futura moglie) di destinare le offerte che ci saranno al nostro matrimonio per questo e di fare, per quanto potremo, una donazione mensile alla Fondazione.
Jack, Reggio Emilia